Il flow nello Hatha Yoga

Si parla tanto di Flow, ora gli stili di Hatha Yoga più in voga nelle palestre puntano molto su questa metodologia di insegnamento di Asana e Vinyasa (le posizioni yoga e le sequenze). Flow significa “creare un flusso”, fluire, lasciare che il corpo segua l’onda, come a lasciarsi trasportare da un continuum che diviene sequenza e nello stesso tempo assorbimento totale di Mente e Respiro, entrando così in una sorta di meditazione nel corpo. Come mai questo metodo ha tanto successo? La nostra “mente occidentale” non è abituata al silenzio, alle pause, alla staticità…al vuoto.

Siamo continuamente bombardati da una miriade di informazioni e stimoli, e anche i nostri pensieri si susseguono a una velocità sfrenata. Per il nostro tipo di approccio alla realtà, più che una meditazione Zen, che punta al “vuoto mentale” e a focalizzare la mente in un unico cerchio nero dipinto su una parete bianca, questo anche per un’ora di seguito. Si adatta la Meditazione Vipassana e le sue varianti più moderne, come la famosa Mindfulness, che con la sua modalità di mettere in connessione con l’ascolto, del corpo e di ciò che ci circonda, rende la mente più dinamica, capace di fluttuare, di lasciarsi trasportare, di seguire sensazioni, osservazioni, sensi. Questo avviene anche in una seduta di Hatha Yoga, o almeno sarebbe questo lo scopo: portare la mente a seguire il corpo e le sue sensazioni. Per questo una lezione con posizioni molto statiche e mantenute a lungo porta spesso, oltre a un eccesso di rigidità fisica, a distrazioni, a una mente che, mantenuta per troppo tempo in una situazione fissa, vuole fuggire, liberarsi, e quindi inizia ad aggrapparsi a ogni tipo di pensiero e emozione..

Nelle lezioni di “ Yoga flow” come ODAKA ( KI Flow, Warrior Flow e tutte le sequenze studiate in questo modo) l’attenzione è mantenuta costante nel “qui e ora”, in ogni sensazione del momento presente, attivando tutti i sensi e gustando ogni attimo, quell’attimo che sembra sospendersi all’infinito quando si lascia frangere come l’onda del mare, in un continuo divenire, in una costante trasformazione. E’ sempre la stessa mente, è sempre la stessa acqua dell’oceano, è sempre quella sostanza dell’onda, che si trasforma, che diviene, che non si ferma e non crea mai rigidità. E’ come essere in ascolto e sentirsi espandere all’infinito. Infatti ogni asana, in Odaka Yoga, diviene un dinamismo nell’apparente staticità: quell’equilibrio dinamico, quel moto nell’immobilità, quel ritmo interno che è sempre presente, innanzitutto col movimento del respiro e dei muscoli implicati in tale processo, e quindi nel coccige, che oscillando in modo anche quasi impercettibile e profondo, propaga il suo movimento, la sua onda, lungo tutta la colonna vertebrale e all’intero corpo.

Questo consente al praticante di sentirsi espandere, di non essere mai rigido in una posizione fissa, ma di sentire che la posa stessa si trasforma, si allunga, ad ogni respiro prende spazio, si adatta, fluisce col cambiamento interiore, col proprio sentire, ascoltandosi dall’interno. Per questo spesso si dice che le onde e i movimenti biomeccanici messi a punto dai Fondatori del metodo Odaka Yoga, oltre a aiutare ad ascoltare meglio il proprio corpo e le proprie possibilità, a rallentare i movimenti, a essere centrati e presenti, a proteggere da scatti e movimenti rapidi e pericolosi per schiena e articolazioni (adattando così ogni lezione a tutti i livelli, ognuno segue in base alle proprie possibilità senza voler raggiungere una prestazione ma col semplice obiettivo di sentirsi Bene in quel corpo!), aiuta a raggiungere ogni posizione molto meglio che se fatta in fretta o in modo rigido perseguendo come scopo la “perfezione nelle posizione”, questa “perfezione a ogni costo”, che spesso è causa di contratture muscolari, danni articolari, infortuni vari. Ma non solo, fa anche sì che le posizioni dei praticanti siano raggiunte fino al “range di movimento” ottimale, ossia coi movimenti biomeccanici si sfrutta appieno tale range, si utilizza meglio la capacità articolare facendo sì che le nostre articolazioni “prendano spazio”.

Preparati dunque, se vuoi fluire con noi, ai prossimi appuntamenti, il calendario è molto ricco, ci saranno lezioni a tutti gli orari- mattina, pomeriggio, sera- in varie sedi. Se vuoi prenderti cura del tuo corpo e della tua mente, creando una sinergia perfetta e fluida, senza stress e ansia da prestazione, senza giudicare e sentirti giudicato, rispettando i tuoi tempi  e i tuoi ritmi, trovando un’attività fisica che sia panacea per il corpo- rendendolo più sciolto, elastico e tonico- e nello stesso tempo ristoro per la mente, lasciati trasportare da uno dei nostri corsi. Possibilmente prenota il tuo posto, in palestra i posti sono sempre limitati.. E per la nuova stagione corsistica in arrivo, poniti un buon proposito: prenderti cura di te stesso, regalandoti Gioia e Benessere.

 




Lascia un commento

La tua email non verrà pubblicata. I campi richiesti sono segnati *

Iscriviti alla nostra newsletter

per rimanere aggiornato...