Scambio e denaro

Un argomento molto dibattuto in tutte le discipline, specialmente nel campo delle libere professioni e dell’imprenditoria, è il denaro. Partendo dall’affermazione di un’allieva: “io e il denaro abbiamo un brutto rapporto. Non mi piace maneggiare i soldi”. Ricordo che si tratta di un modo di sentire molto comune. Ognuno ha la sensazione che “prendere denaro” sia un’azione “sporca”, abbiamo associato il denaro a qualcosa che riguarda traffici sporchi. Probabilmente questo è dovuto a un’associazione socio-culturale più che disposizione (interna, dell’individuo), visto che viviamo nel Paese famoso nel mondo per la “mafia”, i “furbi”, il popolo degli scaltri che fanno pizza e spaghetti, per non parlare dei vari personaggi politici. Insomma le associazioni “furbizia/scorrettezza”, cibo e denaro sono ormai intrinseche nelle menti.

Come ho spiegato in varie lezioni, e come ho sentito in vari corsi che ho frequentato negli anni, tenuti da manager, professionisti e persone che si sono create la loro attività anche partendo dal “nulla”, senza dover ricorrere a strategie scorrette e sotterfugi, il denaro è “energia”, come tutto ciò che ci circonda e anche la materia di cui siamo composti. Tutto scorre, fluisce, la vita è movimento, energia e informazione. L’universo è equilibrio, e tutto scorre in modo equilibrato. La Natura ripara, ripristina l’equilibrio in ogni istante, così come il nostro corpo, per ogni disequilibrio tende a ripristinare la situazione di stabilità, che è sempre movimento, equilibrato e armonico. “Ogni vostro capello è contato”, significa che nell’universo nulla è lasciato al caso, tutto è armonia e tende all’armonia, e ogni nostra azione ha delle conseguenze.

Gli Yogi parlano di Karma, la legge superiore che prevede che ogni ingiustizia sarà riparata, prima o poi. Il tempo è relativo. Sento spesso dire: “ci sono persone che fanno le furbe e alle quali va tutto bene”. Ricordo che il tempo non è solo questa vita, anzi questa vita è un attimo in confronto alla vita vera, qui siamo nel mondo di Maya, nel quale crediamo di essere eterni nel corpo fisico e ci stupiamo quando pensiamo di doverlo lasciare, ma è qualcosa che sappiamo da sempre, e, per un meccanismo che ho spiegato in altre lezioni, ci dimentichiamo, “fingiamo” di non sapere e viviamo come se la materia terrena fosse l’unica vita.

Per questo chi ha debiti “karmici”, ossia arraffa, prende senza dare nulla in cambio, ruba e deruba, violenta e commette azioni oscure, pagherà i suoi conti, anche se non lo vedremo condannato nelle aule dei tribunali umani. La giustizia umana ha poco a che fare con quella Divina. Non spetta a noi giudicare le azioni altrui, certo se vediamo un crimine abbiamo l’onere di denunciare, l’omissione è parte delle azioni “oscure”, ma non spetta a noi ergerci sul trono dei giudici poiché se abbiamo Fede e fiducia nella giustizia divina sappiamo che prima o poi ognuno avrà ciò che gli spetta, il giudice universale è la forza che ha generato la creazione, e comunque lo si voglia vedere o chiamare, è una forza al di là della nostra limitata comprensione. La fiducia è proprio la capacità di lasciar andare, di non combattere, sapendo che c’è chi sa benissimo tutto ciò che è da sapere. Il denaro dunque non è altro che un veicolo, che permette gli scambi, e se viene utilizzato con coerenza è un’energia pulitissima, altrimenti ci sarebbe chi dona e chi prende senza dare nulla in cambio (perché non ha altri beni o servizi da offrire al posto di quello che riceve, per questo serve un “intermediario”, il denaro è questo intermediario, assolve soltanto a questo compito), e chi prende si crea dei debiti con l’ universo, debiti che prima o poi dovrà pagare, in qualche modo, sotto forma di sofferenza. Preferiamo dunque ancora essere “furbi”, spargere debiti in giro, lasciare che gli altri paghino per noi, prendere e volere avere, volerci divertire a ogni costo, senza dare nulla, “fare finta” di niente se l’altro “non se ne accorge”? C’è chi se ne accorge, ricorda, caro essere umano, che tutto è collegato, la matrice che ci collega sente tutto, così come il tuo intero corpo sente se ti schiacci il quinto dito del piede.

L’importante è rimanere nella coerenza, e offrire i propri beni o servizi in cambio di un valore equo. Se chi tiene i corsi di marketing e spiega il valore del denaro chiede 1.500 € per un fine settimana, probabilmente è un po’ fuori dall’asse dell’equilibrio. Anche se ho seguito vari corsi a cifre strepitose, non chiedo tali cifre per i miei corsi, non perché credo di valere meno, ma semplicemente perché non mi sentirei nella coerenza, e non voglio escludere persone che davvero non possono permettersi cifre così esorbitanti. Le cifre che chiedo sono alla portata di tutti, se non lo fossero per qualcuno, accetto richieste, come d’accordo con alcune colleghe, “speciali”, anche se devono essere nella verità (se una persona non può pagare 10 € per una lezione, non può nemmeno andare a mangiare in pizzeria, altrimenti è solo questione di priorità, e non è davvero nella povertà. Ricorda che la menzogna nutre sempre il lato oscuro). Fluisci con la Vita, accetta il movimento e ringrazia per gli scambi che dai e che ricevi, e vedrai che tutto si muoverà in armonia.

Om Shanti.




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