La camminata Consapevole

24. Feb

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La  Camminata Consapevole

Negli ultimi decenni ogni medico consiglia di camminare ogni giorno, tutti i nutrizionisti, dietologi e terapeuti di ogni specialità prescrivono ai propri pazienti e clienti di camminare. Si sa quindi che camminare fa bene, ma spesso non si sa “come” farlo, anzi si dà per scontato di saperlo fare, dal momento che si tratta di un’attività spontanea e primitiva. Mi è capitato spesso di sentire clienti di Shiatsu, che vengono per un trattamento riequilibrante, lamentarsi dei dolori alla schiena conseguenti a una camminata. Camminare è un’azione motoria molto primordiale, il corpo umano è fatto per muoversi, come quello degli animali è costituito in modo da essere robusto e resistente, agile e scattante, per cui il nostro patrimonio biologico ancora sarebbe questo. E’ vero che nei secoli ci siamo indeboliti, la razza umana è divenuta via via più debole e pigra, il corpo si è “adattato” ai cambiamenti negli stili di vita, e il progresso nella medicina ha fatto sì che anche i più deboli sopravvivessero in misura sempre maggiore rispetto ai secoli passati. E’ anche vero che i nostri geni “ricordano”, e la nostra biologia resta in fondo quella di un essere con un corpo “progettato” in modo perfetto. La deambulazione è l’attività motoria più naturale e primordiale, e resta tale. Come mai quindi oggi molte persone camminano adottando posture scorrette? Ormai si è perso il contatto col “sistema percettivo”- quella capacità di sentire profonda che dovrebbe essere innata -perché siamo sempre più immersi in un mondo artificiale, sempre più “virtuale”, sia nella fisicità ( molti detestano fare attività fisica all’aperto perché ci sono gli insetti e c’è l’erba e c’è l’aria, il sole, le nuvole!), che nelle relazioni ( il web ha sostituito spesso le chiamate vocali e gli incontri personali). Per questo non riusciamo nemmeno più a ricordare come stare in posizione eretta ( in piedi o seduti), come camminare o correre, come dormire, come o cosa mangiare. Tutto è divenuto artificiale, tutto è pensiero articolato, argomentazione, associazione, confronto, dibattito, si è così abituati a opinare e discutere, pensare e rimuginare, che non si riesce più a connettersi col proprio centro percettivo.

La Camminata Consapevole, o Meditazione in Camminata, è una vera e propria disciplina, una pratica Yoga nella quale sono presenti i tre elementi costitutivi dello Hatha Yoga: Postura ( movimento del corpo), Respiro e Consapevolezza della Mente. E’ un allenamento, ci si allena a percepire. Prima di tutto il focus è sull’ascolto della Natura, per cui è bene praticarla in un posto abbastanza tranquillo e soprattutto nel quale siano presenti alberi, erba, elementi naturali ( è cioè preferibile non essere in ambienti chiusi sul tapis roulant, o in strade trafficate..). Si inizia dall’ascolto degli elementi, come nella Mindfulness ci si connette coi suoni, vicini e lontani, ascoltandoli senza giudizio, qualsiasi suono arrivi ( se oltre al cinguettio degli uccellini arriva il rumore di un motore va bene lo stesso, non giudicare); si ascolta il tatto, l’aria sulla pelle, o il caldo del sole, o anche gli insetti che si posano e che passano; si ascoltano i profumi, gli odori, il gusto eventuale nella bocca, e si osserva il paesaggio, immergendosi totalmente in esso. Poi si ascolta il proprio corpo, si passa quindi all’ascolto della postura: i muscoli propulsori, glutei, cosce, polpacci; l’appoggio dei piedi; l’attivazione dei muscoli addominali, che sono “attivi ma non rigidi”; la posizione del tronco, l’apertura delle spalle, le braccia sciolte, e pian piano si cerca di rendere l’intero corpo sciolto e fluido, e nello stesso tempo attento e forte. Si ascolta profondamente il Respiro, cercando via via il proprio ritmo. Ogni passo diviene ritmico, il respiro si armonizza col movimento, divenendo un unico suono. Tutte queste “attenzioni” pian piano diverranno sincrone. Si inizia con l’attenzione all’”esterno” per passare a quella all’”interno”, poi si passa a essere totalmente in uno stato di Presenza. Come nella Meditazione classica, lo stato di Attenzione al tutto, al corpo e alla “body consciousness” interiore diviene Uno con l’attenzione a tutto ciò che ci circonda, così nella Camminata avviene lo stesso, non si distingue più il “dentro” dal “fuori”, si diviene Uno col Tutto. Questo stato di consapevolezza globale si raggiunge dopo tanta pratica, ma non deve essere questo l’obiettivo. L’essere umano spesso confonde il Focus con l’Obiettivo. Si è abituati a ragionare per obiettivi, a dover sempre raggiungere qualcosa, a voler arrivare a un traguardo, anche nello Yoga spesso si anela al raggiungimento della posizione perfetta, perdendosi l’ebbrezza e la gioia del Viaggio, dell’essere qui e ora, nella presenza del momento. Non dobbiamo perdere di vista che il Focus è l’Attenzione costante al momento presente, sapendo che si sta andando in una direzione, ma che noi siamo Qui, ed è qui il nostro posto ora, è qui che possiamo godere e sperimentare, sentire e assaporare, fluire e continuare nel nostro viaggio, percependo ogni piccolo passaggio, ogni movimento, ogni cambiamento mentre avviene. Questa capacità di ascoltare e focalizzarsi sul presente porta ad essere più centrati in ogni istante della vita quotidiana, diviene, via via che si allena, uno “schema motorio e mentale” acquisito. Questo è il bello del Viaggio. Questo è il vero senso di una Camminata che non è solo voler arrivare alla meta e bruciare calorie, o attivare il metabolismo e la circolazione emolinfatica, ma è vera e propria Meditazione nell’ascolto del corpo e dell’ambiente. Come effetto “secondario” di questa pratica si avranno anche tutti i benefici fisici sopra descritti, il benessere psicologico del contatto con l’aria aperta, e un grande miglioramento della propria postura, così da non avere mai più dolori lombari conseguenti alla camminata. Il consiglio è sempre quello di dedicare alcuni minuti all’allungamento – stretching o posizioni Yoga – dopo la pratica, per assaporarne meglio gli effetti e godere appieno dei benefici a tutti i livelli.

 




Comments (3)
  1. Maria Rispondi

    Che bello il tuo blog…ho letto la camminata consapevole…e condivido in pieno.buone vacanze…ciao Maria

    Grazie mille Maria! Buone vacanze a te 😉

  2. Maurizio Rispondi

    Durante la camminata si può utilizzare musica rilassante da meditazione?

    1. Silva Iotti Rispondi

      Ciao Maurizio. Se pratichi la Camminata Consapevole come Meditazione, ossia anche per nutrire i tuoi sistemi percettivi attraverso i suoni della Natura, la brezza, la Luce solare ecc, è meglio ascoltare la Natura e basta. Se però senti che una musica particolare ti aiuta e ti fa sentire bene, e che mentre pratichi stai meglio quando ascolti la tua musica che quando non la ascolti, allora va bene per te. In ogni pratica esistono esperienze e consigli, non esiste una risposta univoca e assoluta. Namaste


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