Liberarsi dalle Dipendenze

19. Ago

 

 

Su varie riviste di Yoga si parla di questo tema, essendo molto diffuso fra le persone di qualsiasi età.

La dipendenza è una tendenza di ogni essere umano. Qualsiasi cosa, cibo, sesso, shopping, oro, navigazione internet, sigarette, alcool, droghe, farmaci, può creare dipendenza. L’approccio può essere, inizialmente, innocente, ma l’atteggiamento nei confronti di una “preferenza” può facilmente e rapidamente degenerare. La dipendenza può essere fisica, e bisogna tenere presente che la sostanza immessa nel nostro corpo lo modifica e lo rende dipendente, o psicologica, più subdola e difficilmente individuabile, che modifica il comportamento o addirittura il carattere. Ci sono soggetti con un atteggiamento nei confronti della realtà che si possono definire “ a rischio“. Noia per tutto ciò che è “normale “, ricerca continua del “nuovo”, di sensazioni forti, rifiuto del dolore e delle emozioni spiacevoli, possono condurre facilmente a una dipendenza. Anche persone con scarsa consapevolezza o stima di sé, soggette a forti pressioni, insoddisfatte, possono essere a rischio. Il desiderio di trascendere il proprio sé per essere “altro”, pare venire apparentemente soddisfatto dall’uso di droghe, ma ciò che appare liberatorio, in verità, si rivela come prigione della volontà. Se sono le droghe a svelare l’esistenza del grande Altro, del “Non-Io”, il prezzo da pagare è altissimo e per quel breve momento di illuminazione, la salute fisica e la forza mentale vengono alla lunga danneggiate in modo irreparabile. Il primo passo verso la liberazione dalla dipendenza consiste nella consapevolezza dei fatti, nel riconoscimento della propria situazione e nella volontà di guarire. Con il programma terapeutico di Yoga ( la pratica Yoga fatta seguiti da un insegnante esperto) si aiutano le persone a rilassarsi, ad abbandonare lo stress, a trovare in sé la forza e la determinazione per affrontare la realtà ( questi programmi di “Yoga Terapia” vengono utilizzati da cliniche per il recupero da tossicodipendenze e all’estero e anche in Italia).

Oggi i programmi più efficaci e diffusi per, ad esempio, ritrovare la forma fisica, perdere peso e abbandonare la dipendenza da cibo, sono basati principalmente sulla Consapevolezza, sull’affrontare l’intera giornata in modo più consapevole, Rallentando nei gesti funzionali ( ad esempio, quando ci si accinge a mangiare, farlo in modo Lento e Consapevole.. esattamente come quando si fanno gli Asana nello Yoga nella sala di pratica/palestra). Quando mangiamo, o fumiamo, in modo “lento-e-consapevole”, pian piano diveniamo sempre più “presenti”, ci Nutriamo, mangiamo e nutriamo il nostro corpo, cosa che avviene molto meno quando mangiamo in modo compulsivo ( spesso non ci si ricorda nemmeno quanto e cosa si ha mangiato nell’ultimo pasto, o quante sigarette si sono fumate!), perché la troppa velocità e la poca presenza interiore portano il corpo a riempirsi di stress e di tossine e lo rendono meno capace di metabolizzare i nutrienti, digerire, trasformare.. Inoltre più siamo Presenti mentre, restando sull’esempio, mangiamo, più ci nutriamo anche a livello psicologico, siamo soddisfatti, sereni, e il nostro bisogno è appagato e avremo sempre meno bisogno di ingurgitare, ad es., altri dolci perché il nostro “sistema percettivo” sa che è già stato soddisfatto. Lentezza e consapevolezza sono quindi Meditazione portata nella vita quotidiana, il vero senso dello Yoga è proprio questo, Essere nello Yoga nella nostra Vita. Quello Spazio Sacro che riusciamo a contattare quando, nel silenzio della Natura, o anche nella nostra stanza preferita davanti alla finestra aperta, ascoltiamo il ritmo del nostro Respiro, rallentandolo e rendendolo più profondo, assaporiamo il contatto con ogni sensazione del corpo, e mettiamo frasi o “Affermazioni Positive” insieme al Respiro ( ad esempio, mentre Inspiro penso la frase:” Io sono in perfetta Armonia con Tutto”, o “Io sono nella mia forma migliore”, “Io sono in totale Equilibrio, Salute e Benessere”), entriamo sempre più in armonia con la Vita, riuscendo a contattare quel Centro in cui nessun altro potrà mai entrare, in cui nessuno potrà interferire, e in cui sentiremo sempre più esprimersi l’Essenza vera di cui anche tutto il nostro Essere, sotto ai veli del giudizio e dei disequilibri generati nel nostro “mondo associativo”, è fatto: un’essenza di Amore e Pace. Non stancarti di cercare, Viaggiatore che ti trovi su questo cammino come i tuoi compagni di Viaggio, non fare i paragoni con loro, non guardare ai loro giudizi e non lasciarti influenzare dai loro modi di agire. Sappi che la tua Vita è solo tua, sei tu che ti giochi le carte qui, sei tu che puoi vincere la partita, quella partita che stai facendo con te stesso, alimentando di più la tua parte distruttiva oppure quella costruttiva, tutto dipende dalle tue scelte, nessun altro ci sarà a sentire il tuo dolore se farai una scelta distruttiva, nemmeno se lo fai per attirare l’attenzione. La partita è solo tua, ricordalo, e quel bisogno d’affetto che senti e che vuoi sostituire con qualsiasi cosa diventi oggetto di dipendenza, sappi che nessuno lo può soddisfare, né i genitori, né il partner, né i figli e nemmeno gli amici o i Maestri. La partita, caro Viaggiatore, è tutta Tua. Gli altri sono solo ( e meravigliosamente benedetti! ) Compagni di Viaggio.




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