Meditazione – il veicolo mentale

 

“Miliardi di esseri umani vivono attualmente sulla nostra Terra meravigliosa.
L’Infinito ha donato a ciascuno di essi uno strumento molto potente. Uno strumento quasi sempre sottovalutato, o nella peggiore delle ipotesi non compreso per nulla. Uno strumento che ha permesso e permette agli esseri umani di creare, più o meno consapevolmente e da sempre, ogni cosa che desiderano.”(www.marenectaris.it).

Fin dall’antichità, ci sono stati diverbi sullo studio di questo strumento, anche se si comprendeva che esisteva qualcosa al di là della sostanza materiale, sia nell’antica Grecia e in Occidente, ( Ippocrate già nei suoi studi di medicina diceva che il medico doveva conoscere- oltre ai sintomi fisici-le abitudini, i ritmi, il sonno, i sogni, i Pensieri, le relazioni sociali.. del paziente.. Erasistrato distingueva un Pneuma Vitale da un Pneuma Psichico. Aristotele scriveva il trattato “Dell’Anima”..), sia nelle civiltà Orientali ( Patanjali, con gli Yoga Sutra, 195 aforismi, parlava-fra il V e il II sec.a.C.- principalmente del controllo della mente, e di come raggiungere uno stato di piena Coscienza). La storia della psicologia, dalla seconda metà dell’800, è costellata da una serie di scuole di pensiero differenti, da quelle che dichiarano che per essere scienza, la psicologia si deve occupare solo di ciò che è osservabile e dimostrabile ( comportamento, reazioni agli stimoli ambientali, sistema nervoso e suo funzionamento, quasi a voler comprendere le funzioni mentali collocandole all’interno di cervello, neuroni e sinapsi- ma così si perde una gran parte della spiegazione dei fenomeni cognitivi più “profondi”, quali elaborazione di pensiero, dialogo interiore, ricerca spirituale, introspezione, giudizio personale).. a quelle che sostengono che per studiare la Mente bisogna partire dall’Introspezione, per capire le Strutture mentali bisogna comprendere la Coscienza e le sue componenti .. o ancora, a quelle che dicono che la Mente è un insieme di Funzioni, ed è in costante divenire, come la corrente di un fiume , e in questo gli psicologi funzionalisti si avvicinano un po’ di più alle concezioni orientali. Questa concezione richiama l’idea della Mente come strumento per Creare la nostra realtà: “Esiste una Legge (nella psicologia) secondo la quale: 1.se tu formi nella tua mente l’immagine di quel che vorresti essere 2. riesci a conservare questa immagine abbastanza a lungo 3. presto diventerai esattamente come quello che pensi..” ( William James-1842/1910).

Il dibattito è ancora aperto, l’essere umano ha sempre bisogno di conferme “scientifiche” per comprendere qualsiasi cosa, senza fermarsi un istante a capire che, per avere questo tipo di conferme, si affida semplicemente a qualche altro essere umano che le ha documentate! Perciò anch’esse, nel corso dei secoli, cambiano, sono in costante evoluzione, e prima che una cosa fosse scoperta come “provata e scientifica”, esisteva ugualmente.

Una cosa condivisa oggi, soprattutto nella nostra società occidentale, è però questa: ognuno sente il profondo bisogno di Pace, serenità, quiete, perché quasi la totalità degli esseri umani qui, ha la mente che pensa di continuo, in modo logorante, e questo crea confusione, incapacità di concentrazione, incostanza, oltre a dare spesso sintomi quali insonnia, ansia, tachicardia o veri e propri attacchi di panico.

“Non essere capaci di smettere di pensare è una afflizione terribile, ma non ce ne rendiamo conto perché quasi tutti ne soffrono, per cui è considerato normale”. (Eckhart Tolle).

Il compito della Meditazione è quello di far ritrovare agli esseri umani il controllo della propria mente, facendola tornare uno strumento fantastico al loro servizio, e al servizio del Bene globale, dell’armonia, della Pace, dentro e fuori di loro. Per questo, non importa il gruppo a cui appartenete, il tipo di Meditazione che avete imparato, la religione che praticate, perché il fine ultimo è comunque l’Unione ( che è il significato della parola Yoga, indipendentemente dalle sue origini storiche e dal contesto spirituale in cui è nato) , la Gioia, la Pace. Sempre per questo motivo, non cadete nella trappola di giudicare, di dividere, di biasimare, chi fa parte di un gruppo, che sia religioso, spirituale, politico, sociale, diverso dal vostro. Alla fine di tutto questo, oltre questo cammino nella dualità, c’è un unico Universo, di cui tutti facciamo parte, e in cui tutti possiamo risplendere.




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